Finalmente una uscita senza pioggia o neve !
Le previsioni per la nostra uscita domenicale sono discrete, almeno mezza giornata con un po’ di sole, ci organizziamo per andare al Föisc, dove possiamo godere sia di una bella vetta che di un rifugio per il pranzo.
Detto e fatto, alle otto parcheggiamo a Brugnasco, siamo i primi al parcheggio, ma nel giro di una mezzora sara’ piuttosto pieno.
Ci incamminiamo sulla strada che sale a Ce’, ovviamente coperta di neve, che nel primo tratto e’ dura e ghiacciata, anche per questo calziamo da subito le ciaspole.
Arrivati a Rutan la qualita’ della neve cambia, e’ bella polverosa e si affonda almeno 20/30cm, perfetta per la tenuta.
A Ce di Fuori Q1723 facciamo una breve pausa, poi proseguiamo verso destra in direzione Piano dei Sciuch e Foisc.
Alle 9:55 siamo alla baita/alpeggio di Piano dei Sciuch, altra breve sosta, ora viene il tratto piu’ ripido.
Proseguiamo salendo in un bel bosco, fino a sbucare al pianoro del Piatto dei larici, sul lato destro i ripidissimi fianchi di Pian Alto, che di solito scaricano slavine anche di grosse dimensioni, comunque il sentiero passa ben lontano. Per ora solo lievi tracce di scaricamento.
Continuiamo uscendo sul costone O del Foisc, qui inizia l’ultimo tiro, circa 150m ma molto ripidi.
Sono raggiunto, e superato, da file di skyalp, e’ una zona molto frequentata da chi ama lo sci-alpinismo.
Per vincere la pendenza (in alcuni tratti anche con le ciaspole si faceva un passo avanti e due indietro) ognuno si inventa una traccia sua, cercando il traverso con maggior portanza.
Arrivo in cima alle 11:15, ben 25min dopo l’apripista Paolo, che tra i primissimi a salire si e’ battuto tutta la traccia nella neve fresca ed immacolata.
In cima la grande croce, attorniata da numerosi gruppetti di skyalp che spellano e si preparano a scendere.
Invece noi ciaspolatori, dopo le foto dalla cima, scendiamo per entrare in rifugio e magari accendere la stufa.
Abbiamo stupidamente dimenticato la piccola pala in auto, e la porta d’ingresso e’ completamente ostruita, fino in alto, dalla neve.
Paolo che non manca di energia si da da fare usando una ciaspola come pala 🙂
Fortunatamente uno sci-alpinista mosso da pieta’, ci presta la pala che ha nello zaino, le operazioni di sgombero procedono molto piu’ veloci, e rapidamente la porta e’ sgombra e c’e’ una scaletta nella neve per scendere.
Dentro fa piuttosto freddo, ma accendiamo prontamente la stufa e visto l’ambiente piccolo (chiudendo la porta del locale con le brande) riusciamo a scaldarla abbastanza bene, certo non e’ la Garzonera !
Pranzo con i soliti panini, ma questa volta abbiamo il panettone per festeggiare l’ultima uscita prima di Natale.
Caffe’ e correzioni, pulizia e pagamento del dovuto (2CHF a persona per il passaggio, la piu’ economica per le nostre conoscenze).
Poi ripartiamo, ultimo giro alla croce, che si trova poco sopra, per un ultima foto, poi giu’ diretti sul costone SO che scende a Pian Toi, e’ la via piu’ corta.
La discesa e’ molto piacevole, con tanti fuori-pista anche per una maggiore tenuta delle ciaspole sul ripido. Arriviamo alla bella baita di Pian Toi, percorriamo la bella cresta di Motti e poi giu’ nel bosco fino a sbucare a Rutan.
Da qui ripercorriamo il largo sentiero (strada) della mattina fino al parcheggio di Brugnasco, dove arriviamo in 1h,40m