Ciaspolata alla Capanna Corno Gries 2332mt
Le previsioni sono a dir poco disastrose, pioggia intensa soprattutto nelle ore centrali della domenica, anche 4mm di acqua.
Ma noi di stare a casa, sul Divan-Horn come lo chiama qualcuno, non se ne parla. Quindi si va a prender neve.
E’ nel nostro DNA muoversi anche quando è da pazzi persino uscire dalle coperte alle cinque e mezzo del mattino.
Viste le temperature e la pioggia, bisogna puntare alto per prendere neve sicura, ma anche un luogo raggiungibile in auto.
Scartata la Garzonera, ci siamo appena stati, torniamo alla Corno Gries, con partenza dal parcheggio All’Acqua.
La preoccupazione maggiore e’ per la pulizia della strada, va bene avere una 4×4 ma anche questo ha i suoi limiti con le nevicate “robuste”.
Arriviamo in Val Bedretto mentre nevica, e a dire il vero non smettera’ nemmeno un secondo, pochi centimetri sull’ asfalto, ma ha appena cominciato. Ci vestiamo bene, anche se non fa freddo, visibilita’ molto-molto scarsa, partiamo sotto una bella nevicata.
Mai vista tanta neve, la sbarra e’ ampiamente coperta, ma quello che fa piu’ impressione e’ la quantita’ di neve sui tetti e sopra i ponticelli.
Anche i lati della strada ti lasciano a bocca aperta, vedere tutto questo sulle foto non rende l’idea.
Seguiamo la strada che porta al passo, e come detto si vede al massimo fino a 10mt circa. Ci sono vaghe tracce di sciatori, che seguiamo come possibile.
La salita verso la capanna e’ durissima, vento e neve non danno tregua, la neve e’ farinosa ma ha uno stratto di ghiaccio sotto, e nei tratti troppo ripidi, si va alla “gatto silvestro”, ovvero rincorsina … ravanata fino a quasi in cima al dosso, e scivolata indietro.
Arrivo sotto la capanna per vederne la sagoma, tempi biblici e stanchezza fuori misura, 50min dopo gli amici.
Pensavamo di pranzare nel piccolo locale invernale, ma abbiamo una grande fortuna, la capanna e’ gestita, vi hanno soggiornato un nutrito gruppo di 24 ciaspolatori del CAI di Legnano, che abbiamo incontrato che scendevano preoccupati delle abbondanti nevicate previste dopo pranzo.
I gestori ci invitano a salire (la capanna l’abbiamo sempre trovata chiusa in inverno, ed in estate non ci siamo mai fermati), sono gentilissimi, cosi’ possiamo consumare i nostri panini, chiaccherare e riposarci al caldo, corroborati da una ottima birra Gottardo.
Alle 14:00 partiamo per il ritorno, come previsto nevica ancora piu’ abbondantemente, ma ora e’ tutta discesa.
Delle tracce di poche ore prima nessun indizio, ma seguiamo la linea della teleferica, e divertendoci con taglioni su discese ripide, peccato che tocca sempre tenere la testa bassa per vedere davanti, ma goduria totale.
Puntiamo alla baita a Corno e da qui sempre incuranti delle pendenze giu’ fino all’ Alpe Cruina.
Ripreso il probabile percorso della strada (non si vede nulla) torniamo al parcheggio, e’ alquanto noioso, ben 4.5km dal tornante al parcheggio. Arrivati all’auto, sorpresa nessun spazzaneve e’ passato e ci sono almeno 20-30cm di neve fresca.
Il 4×4 tiene bene e con molta lentezza scendiamo fino a valle, nevica anche in auostrada fino ad Airolo, e praticamente oltre Piotta non smette, per poi tramutarsi in piogga battente.
Ci siamo ritagliati una gran giornata, una bella fatica sotto una gran nevicata.
NB: la difficolta’ WT3 e’ data solo dalle condizioni meteo e di percorso, normalmente e’ WT2