Speriamo che questa serie di uscite bi-settimanali con meteo infame finiscano, siamo alla quarta consecutiva.
Potevamo evitare di pubblicare una sorta di passeggiata di un’oretta, per arrivare ad una bella capanna dove ci siamo stati da poco, ma indicare percorsi diversi penso sia sempre utile.
Ogni inizio settimana partono scambi di mail, idee e previsioni meteo per la domenica, ma anche questa settimana non ci sono speranze, acqua e non poca.
Di stare a casa a dormire al caldo non se ne parla, quindi?
Paolo propone una castagnata, ben accolta dal gruppo, quindi capanna con camino o stufa, poi lo Chef rilancia dai che facciamo polenta taragna con la salamella, prima delle birolle.
Quindi ricerca di una struttura idonea alle esigenze dello Chef, che non e’ di poche pretese ….
Viste le previsioni, didenta subito chiaro che dovunque andiamo sara’ pioggia anche intensa, quindi ombrello.
Dopo avere discusso pro e contro di 5 o 6 capanne o rifugi,l’idea migliore e’ ancora tornare alla Genzianella, ormai ha preso il posto del Tec Stevan (per un periodo siamo stati assidui esploratori della bella Val d’Ambra).
Paolo non e’ convinto, il percorso e’ corto, troppo corto per lui, e soprattutto sentiero troppo noto, la Genzianella l’abbiamo ormai raggiunta da ogni direzione.
Sulla mappa scopro con piacere che ci manca ancora una partenza, da Melirolo, dove ci sarebbero due o tre percorsi possibili per Piano Dolce, la proposta viene bene accolta.
Arriviamo a Melirolo, un piccolo borgo di baite sopra Melera, poco prima di Carena, in Val Morobbia.
E’ ancora quasi buio, il cielo plumbeo e l’orario (07:30) limitano fortemente la visibilita’, praticamente ci prepariamo con le prime luci dell’alba. Zaini abbastanza carichi ed ombrello a portata di mano.
A Melirolo i parcheggi sono pochi, l’auto va lasciata poco prima del paese dove si incrocia una strerrata (attualmnente in manutenzione) che porta verso destra.
Quella direzione e’ uno dei percorsi che ho trovato sulla mappa, ma viste le nuvole decidiamo da subito per il percorso piu’ rapido, quindi entriamo in Melirolo e gia’ troviamo una palina con l’indicazione per la Genzianella indicata a 1:20 di cammino.
Il sentiero attraversa verrticalemente il paese e per i primi 200mt e’ bello ripido, ma ben mantenuto e bollato di vernice.
Da Q1100 inizia un bel traverso nel bosco, guadando alcuni ruscelli ben carichi di acqua, arriviamo in un grande prato Q1260 dove si trovano baite, uan di queste e’ sicuramente un alpeggio perche’ si trovano le bande elettrificate per recintare gli animali da pascolo.
In questa zona dobbiamo fare ricorso agli ombrelli, ora piove troppo intensamente, anche nel bosco.
Proseguiamo risalendo di traverso una quarantina di metri di dislvello, arrivando in basso a Piano Dolce, andando ad incrociare il solito sentiero che sale dai Monti di Paudo.
In breve siamo in Capanna Genzianella, poco piu’ di un’ora da Melirolo.
Siamo certi che con un meteo del genere, anche nella giornata di sabato, non ci sara’ nessuno … invece il camino fuma.
Speravamo di trovare il campo libero, di poter stare in completa liberta’, invece …
Invece in capanna c’e’ una persona, sola che e’ salita ieri e stava preparandosi la colazione, ma e’ un personaggio ben conosciuto, un Capanatt DOC, e’ Rocco, escursionista della provinica di Varese che spesso abbiamo incontrato in capanne e rifugi durante i weekend, e con ogni meteo.
Ci riconosce, soprattutto Francesco che lo ha incontrato piu’ spesso di noi.
A Rocco spieghiamo le nostre intenzioni, so che e’ abituato a stare da solo, ma questa volta deve sopportare la nostra invasione, siamo sei contro uno 🙂
Una cosa simpatica da raccontare e’ che nonostante la pioggia e la visibilita’ ridotta, i nostri dodici occhi hanno trovato un paio di mazze di tamburo (Macrolepiota procera) e di Boleto Badio (Boletus Badius), che accompagneremo alla polenta.
La pioggia che cade intesa spegne ogni speranza di “allungare” un po’ il giro, e non smettera’ di piovere fino al primo pomeriggio.
Iniziano i preparativi, il Barba prepara i condimenti per la taragna, ovvero:
600gr di formaggio casera
200gr di gorgonzola
400gr di burro
alcuni tagliano le castagne, Angelo sulla stufa cucina le birolle, Gimmy prepara le salamelle.
Morale alle 11:00 siamo tutti a tavola (orario da casa di riposo!), incluso Rocco.
Piattino di polenta e salamella come da foto, poi i funghi, quindi bis o tris di polenta.
Poi caldarroste, in parte gia’ consumate come apertivo, il tutto ben innaffiato da 3 di rosso, poi il caffe’ ed alcolici digestivi, e per finire Zibibbo e biscottoni.
Pulizia, versamento e firma del libro, foto ricordo con Rocco, e poi iniziamo la discesa, anche se sono le 13:45, ma e’ previsto che verso le 15:00 si scatena una nuova ondata di acqua a catinelle.
Scendiamo veloci dallo stesso percorso dell’ andata, la poca pioggia e’ filtrata dal bosco, gli ombrelli restano chiusi.
Arriviamo al parcheggio asciutti e dopo 45min dalla capanna, ci cambiamo veloci circondati da un gran nebbione.
Via a casa mentre comincia a piovere abbondantemente, l’abbiamo scampata.
Alla prossima … e speriamo senza ombrelli !