Capanna Garzonera 1973mt
Il Burian in arrivo porta freddo, e le previsioni danno nuvole per tutto il giorno nel migliore dei casi, non e’ facile decidere una destinazione.
Dopo qualche discussione fra noi, la prendiamo comoda e sicura, con una classica alla “Garzonera”.
Una visita all’anno a questa bella capanna, ormai e’ di “statuto”, e poi ha la stufa migliore che conosciamo, unico difetto e’ che e’ molto frequentata, ma abbastanza ampia per ospitare piu’ gruppetti.
Non sto a raccontarvi la salita, rileggette le tante descrizioni.
Cosa c’e’ stato di diverso: partenza con -7 gradiC (abbiamo provato di peggio), neve abbondante anzi molto abbondante, abbiamo trovato la pista battuta dal gatto delle nevi fino all’acquedotto (questa e’ la prima volta), quindi abbiamo calzato le ciaspole proprio in quel punto.
Pista ben battuta a salire, il ponticello vicino a Cassina di Prato e’ coperto da una quantita’ di neve mai vista, a Pian Taioi prendiamo il sentiero invernale, quindi NON la strada dove ci sono almeno due o tre tratti dove spesso slavina.
Arrivo in capanna alle 11:00, sono fuori forma, con ben 30min di ritardo. Ma ho dimenticato una cosa importante, visibilita’ ridotta anche a 10m, nebbia o nuvole basse rendono tutto invisibile, fortunatamente le tracce ed una buona conoscenza del luogo ci aiutano.
In capanna siamo i soli, e saremo i soli, la cosa davvero mi ha sorpreso. All’interno 0 gradiC, ma ben presto la stufa va a regime e l’ambiente si scalda. Lo Chef Gimmy prepare le salamelle, si e’ deciso di accompagnare il solito panino con salamella cucinata in loco, un po’ di vino, panettone e spumante.
Paolo alla legna, Gimmy ai fornelli, noi attorno alla stufa a scaldarci e a tirare mezzogiorno. Le finestre sono quasi completamente coperte dalla neve, e’ un peccato non vedere nulla.
Ma dopo pranzo, un regalo inaspettato, un bel sole ed un cielo blu ci allietano, e dopo le pulizie, il pagamento ed il registro, saliamo al cucuzzolo con la bandiera per goderci il panorama che in mattinata era precluso.
Dopo la sosta a base di sole e panorami, prendiamo la via di discesa, e qui come tutte le volte, ci siamo proprio divertiti.
Incuranti delle pendenze ci tuffiamo in discese ardite, qualche scivolone, tutti impegnati a seguire tracce di sci-alpinisti che abbandonano il sentiero battuto.
In basso a Pian Taioi ci fermiamo a goderci sole e panorami, per poi rituffarci in discesa verso l’acquedotto ancora fuoripista.
Divertimento allo stato puro.
Ritorno a Nante sulla pista battuta, e finalmente sotto il sole.
Timbrato il cartellino annuale alla Garzonera, caldo e sicurezza lo rendono un percorso ideale in qualsiasi condizione.