Lago Ravina Q1885, Lago Prato Q2055, Lago Valletta Q1976
Tengo sotto controllo il meteo tutti i giorni, anche piu’ volte al giorno, ma la sentenza e’ sempre quella
Lunedi’,Martedi’,Mercoledi’.Giovedi’: sole
Sabato e Domenica: Pioggia
Dal Lunedi’ successivo … ancora bel tempo
Cose’ la nuovola di Fantozzi o la perturbazione dell’ escursionista?
Niente da fare quindi, spenta ogni velleita’ passiamo ai piani B … non se ne parla di stare a casa! Cerchiamo dove prendere meno acqua, puntiamo ad una capanna per mangiare all’ asciutto e scaldarsi, magari con un giretto divertente prima del pranzo, tempo permettendo ovvio.
Qui scatta il genio … Gimmy propone: ma andiamo in capanna perche’ non cucinare?
Se il nostro Chef (Barba-Chef) e’ d’accordo, come non essere felici e partecipi?
E se pizzoccherata deve essere, pizzoccherata con stuzzichini sia!
Partiamo da Nante Q1420 alle 08:10, cielo cupo, nuvoloni ma non piove.
Tralasciamo il sentiero invernale, e puntiamo all’ Alpe di Ravina.
Lungo il sentiero che in parte percorre la pista da sci, un gran bramire di cervi, che incuranti del nostro passaggio continuano a sfidarsi per il possesso delle femmine, ne vediamo uno a poche decine di metri da noi, e qui mi viene spontaneo pensare che anche nel mondo animale, vale il detto popolare
Tira puse’ ul per da f… d’un car de bo
Proseguiamo, l’idea e’ di fare il sentiero dei laghetti, e decidere lungo il percorso in base al meteo.
All’ alpe di Ravina (passiamo nei pratoni sottostanti) puntiamo al sentiero per il Lago di Ravina, sul sentiero alto un bivio a Q1770 ci indica il lago, dove arriviamo alle 09:12.
Povero Lago di Ravina, quasi asciutto, si intuiscono le sue dimensioni massime, che contrastano con la poca acqua presente.
Fatto un breve giretto sulla sponda, qualche foto e proseguiamo con numerosi saliscendi fino al Sasso della Preda Q1990, da qui si sale al Passo del Sassello (dove si scende il Alta val Maggia, al lago del Sambuco), o si prosegue nella bella conca dell’ Alpe di Cassina di Lago.
Purtroppo le nuvole basse e volubili nascondo il panorama e le cime, arriviamo all’ alpeggio e puntiamo in salita alla conca del Lago di Prato.
Stupendo, questo si’ che e’ un gran bel laghetto, neanche il meteo schifoso puo’ togliere la gioia per questo spettacolo.
Sostiamo 10min, per incontrare una giovane famiglia di Friburgo che soggiorna alla Garzonera e sta salendo al Passo del Sassello, li ri-incontreremo in capanna.
Comincia a piovere, ci copriamo ed iniziamo la salita al punto di passima elevazione Q2070, sul sentiero che collega il Lago di Prato con lago della Valletta.
La marcatura e’ ottima, quindi anche con la foschia si cammina senza problemi, unico fastidio i sassi e le rocce scivolose e le foglie dei cespugli di ontano bagnatissime, che inzuppano i pantaloni.
Si scende verso il piccolo lago della Valletta, 11:34 e Q1980, da qui su sterrata all’ Alpe di Garzonera, quindi piccola risalita per scollinare sopra il rifugio, dove arrivo alle 11:46, dopo 8.4Km di percorso.
All’ interno siamo da soli (evviva!), dopo aver messo ad asciugare vicino alla funzionale stufa quasi ogni indumento, iniziano per i preparativi, lo Chef alla cucina, due braccianti al formaggio, Paolo fuochista e Gimmy che prepara l’ aperitivo (salame, formaggio e cetriolini).
Ancora una domenica lontano dal divano