ESC 344 | Monte Zermula
/in ESCURSIONI DI GIROVAGANDO, ESCURSIONI IN FRIULI /da adminMonte Zermula 2143mt
07 Agosto 2019 – ( 344 )
Passo di Cason di Lanza Q1552 – Bocchetta Q1831 – Sentiero 442 fino alla cima Monte Zermula Q2145 – ritorno dalla stessa via
PARTENZA ARRIVO | Parcheggio Cason di Lanza - Pontebba UD | 1552 mt |
KM ANDATA | 3,5 Km | 01:30m lorde / di orologio, 10m soste |
KM RITORNO | 3,5 Km | 01:00m lorde / di orologio, 0m soste |
KM TOTALI | 7,0 Km | 03h : 00m lorde / di orologio, 20 soste |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 600 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 700 mt | Max altitudine: 2143 mt |
DIFFICOLTA' | T3 / EE | Sentieri segnalati |
COPERTURA CELLULARE | Buona | |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | SI | |
PARTECIPANTI | 2 | Giorgio, Gimmy |
Come arrivare:
Raggiungere il Passo di Cason di Lanza da Pontebba o da Paularo.
Pontebba è raggiungibile dall’ autostrada A23, uscita omonima, o dalla statale Pontebbana. In paese seguire le indicazioni per Studena Bassa (attenzione a non confondere con Studena Alta), e seguire la lunga strada fino al passo.
Si parcheggia al passo, vicino all’ alpe di Cason di Lanza (Agriturismo e alloggio) e ci si dirige a piedi verso la ex-caserma della Guardia di Finanza, ora riadattata dagli Alpini.
Acqua sul percorso
- Non c’e’ acqua sul percorso
- Fare rifornimento all’ alpeggio alla partenza
Link interessanti
Io e Gimmy siamo in ferie in Friuli, terra nativa dei miei avi.
Pomeriggio libero, le mogli non hanno voglia di muoversi perche’ il meteo non promette bene.
Ma la voglia di cima e’ tanta, cosi’ ci inventiamo una uscita mordi e fuggi, corta abbastanza per rientrare se si mette a piovere.
Da Pontebba saliamo in auto al passo di Lanza 1550mt, dove parcheggiamo.
Partiamo alle 14.30 in direzione della riadattata caserma ex finanza, ora degli Alpini.
Qui si trova il primo bivio, a destra si segue la direttissima, la via ferrata che porta in cima al Monte Zermula. Noi proseguiamo diritti per la via normale.
Alla caserma ci sono adulti e molti ragazzi, un oratorio colonia estiva. Vedendoci passare e guardando il cielo ci chiedono “avete preso l’ombrellone? “
Dopo 15min circa siamo ad un pianoro paludoso Q1694, sopra di noi la piramide rocciosa e ripida del Zuc de la Guardia 1911mt, una torre stupenda, ma accessibile solo con via ferrata.
Proseguiamo su sentiero molto ben segnalato, risalendo una balza che ci porta alla forca di Lanza 1831mt.
Qui un nuovo bivio, a destra la nostra meta, a sinistra un sentiero sempre della prima guerra, come gran parte dei sentieri di qui, porta ancora al Zuc de la Guardia passando da un forcella.
Noi seguiamo il sentiero principale che risale ripido il costone della Zermula oltre i 2000mt.
Altro bivio, proseguendo diritto si arriva in cresta e si traversa seguendo il filo le varie cime e resti militari per arrivare alla croce, difficolta’ EE.
Noi deviano a sinistra, questa e’ la via normale, un lungo traverso che aggira la Zermula fino a sotto la cima. Dalla forcola siamo nelle nuvole e vento che le spinge contro la montagna, decidiamo che la via alta senza visibilita’ non sembra sicura.
Lungo traverso quindi che sale debolmente, comunque da percorrere con attenzione, il sentiero e’ ben segnato e sufficientemente largo, ma quasi sempre esposto sul lato sinistro, verso Paularo.
Arriviamo alle 15.47 ad una cappelletta dedicata alla Madonna dal battaglione Alpini Susa, Q2100.
Siamo poco sotto il traguardo, alle 16.00 arriviamo alla grande croce di vetta, Gimmy firma il libro, qualche foto e scendiamo, troppo freddo e non si vede un tubo.
Scendiamo seguendo esattamente lo stesso percorso dell’andata, a parte un breve deviazione alla forcola per pochi minuti riusciamo a vedere già verso Paularo.
Discesa molto rapida, minaccia pioggia ma riusciremo ad arrivare in auto senza bagnarci.
Obiettivo raggiunto, bella cima anche se si vedevo poco.
Buone ferie a tutti.
ESC 345 | Kammleitn
/in ESCURSIONI DI GIROVAGANDO, ESCURSIONI IN FRIULI /da adminKammleitn 1998mt
09 Agosto 2019 – ( 345 )
Passo Pramollo Q1530 – Plattner Q1609 – Bivio Q1840 – Bivio Impianti Q1950 – Bocchetta Q2000 – Gartnerkofel Q2195 – Impianti Gartnizental Q1930 – Punto Panoramico Q1850 – Platntner Q1609 – Passo Pramollo Q1530
PARTENZA ARRIVO | Parcheggio Passo Pramollo IT | 1530 mt |
KM ANDATA | 3,2 Km | 02:00m lorde / di orologio, 40m soste |
KM RITORNO | 3,2 Km | 01:20m lorde / di orologio, 10m soste |
KM TOTALI | 11,8 Km | 04h : 30m lorde / di orologio, 1h soste |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 500 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 560 mt | Max altitudine: 1998 mt |
DIFFICOLTA' | T1 / E | Sentieri segnalati |
COPERTURA CELLULARE | Buona | |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | SI | |
PARTECIPANTI | 2 | Giorgio, Gimmy (e mogli) |
Come arrivare:
Raggiungere il Passo del Pramollo da Pontebba UD o dall’ Austria. Pochi metri dopo la dogana, c’e’ una strada stretta che sale, passa vicino ad una chiesetta e prosegue fino ad un parcheggio dove arriva una stazione intermedia della funivia.
Pontebba è raggiungibile percorrendo verso nord la statale 13 Pontebbana oppure utilizzando l’autostrada A23 fino alla omonima uscita.
Parcheggiare e proseguire a piedi.
Acqua sul percorso
- Ruscello all’ andata
- Ruscello al ritorno ma vicino al parcheggio
Link interessanti
Escursione inventata al momento, nata da una passeggiata con le mogli.
Ci dicono Noi saliamo fino dove riusciamo, poi voi andate e ci aspettiamo.
Parcheggio al passo del Pramollo, valico di confine con l’austriaco. Siamo a 1530mt. Breve sentiero che porta ad una chiesetta di confine, bella e da visitare.
A fianco corre una strada asfaltata che sale verso due punti di ristoro: il Plattner (scopriamo che si poteva salire in auto fino a qui) e il Wetschiger Alm con a fianco un piccolo laghetto.
Siamo in Austria e questo lato e’ ben attrezzato di impianti sciistici, molte le funivie e seggiovie, come i punti di ristoro posizionati sui tronconi degli impianti, un’organizzazione notevole.
La strada finisce al secondo albergo/baita Wetchinger Alm.
Da qui parte il sentiero ben tracciato e battuto, il percorso e’ evidente fino alla bocchetta poi a destra si vede la grande croce che domina dalla vetta.
Molto più bella la cima rocciosa del Gartnerkofel 2195mt, ma non e’ percorso per oggi (ma sara’ la meta di una prossima escursione).
Con tranquillita’ e sostenendo moralmente le nostre signore arriviamo in bocchetta, Kuhweger Trol 1914mt
Loro decidono di aspettarci qui, la cima e’ data a 15min.
Io e Gimmy seguiamo il breve e semplice percorso che porta alla grande croce, posizione dominante sulla vallata.
Foto e firma del libro di vetta, dopo di che torniamo in 10min in bocchetta a raggiungere le consorti.
Visto che la cima e’ cosi’ vicina si convincono per un ultimo sforzo, e torniamo tutti e quattro in cima, foto ricordo alla grande croce e ritorno tranquillo.
Tornando al parcheggio indichiamo alle mogli incredule la croce, dove sono appena state.
ESC 346 | Cima del Cacciatore
/in ESCURSIONI DI GIROVAGANDO, ESCURSIONI IN FRIULI /da adminCima del Cacciatore 2071mt
11 Agosto 2019 – ( 346 )
Arrivo Funvia Lussari Q1766 – Monte Lussari e Santuario Q1789 – Monte Prasnig Q1780 – Sella Lussari Q1715 – Cima del Cacciatore Q2071 – Q2000 (pranzo) – ritorno dalla stessa via
PARTENZA ARRIVO | Parcheggio Funivia Monte Lussari - Tarvision UD | 1766 mt Arrivo funivia Lussari |
KM ANDATA | 2,5 Km | 01:50m lorde / di orologio, 10m soste |
KM RITORNO | 2,2 Km diretto | 01:00m lorde / di orologio, 5m soste |
KM TOTALI | 4,7 Km | 03h : 30m lorde / di orologio, 1:10 soste |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 380 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 450 mt | Max altitudine: 2071 mt |
DIFFICOLTA' | T3 / EA | Sentieri segnalati |
COPERTURA CELLULARE | Buona | |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | SI | |
PARTECIPANTI | 2 | Giorgio, Gimmy |
Come arrivare:
Raggiungere Camporosso UD, con l’ Austrada A23 uscendo a Pontebba o alla barriera di Tarvisio/Malborghetto, oppure con la statale Pontebbana. A Camporosso parcheggiare agli impianti di risaltita che portano al Santuario del Monte Lussari
Acqua sul percorso
- Fontana a Lussari, molti chioschi dove acquistare bibite
- Non c’e’ acqua lungo il percorso per la vetta
Link interessanti
Altra uscita mordi e fuggi.
Saliamo con la funivia del Monte Lussari accompagnati dalle nostre mogli, ma quando arriviamo la visibilità è quasi nulla.
Aspettiamo che si apra un pò, alle 10.30 salutiamo le mogli che resteranno nel piccolo centro di Lussari, noto per il santuario venerato da tutte e tre le nazioni: Italia, Austria e Slovenia.
Partiamo di buona lena, ma nonostante le indicazioni sbagliamo ad un bivio scendendo di circa 100mt inutilmente.
Risaliti ad una cappelletta, imbocchiamo il sentiero 443, con indicazione Cima del Cacciatore 1:15 min
Sentiero molto battuto e frequentato, si sale nel bosco fino ad una bocchetta, da qui si traversa in leggera salita passando sotto le bastonate rocciose.
La cima resta avvolta nelle nuvole, seguendo il sentiero risaliamo fino alla conca glaciale a Q1900, dove ci sono ancora residui di neve, e dove torneremo per il nostro pranzo.
Ora si risale a destra molto ripidamente, ma senza difficoltà, bisogna sempre avere passo sicuro spesso un lato è esposto.
Arriviamo al bivio della ferrata, la via direttissima.
E’ un grato verticale di una decina di metri in un canale roccioso, non difficile ma un pò scivoloso se umido come oggi.
Arrivati sopra si traversa verso destra sotto la cima, che si raggiunge in pochi minuti.
Non si vede un tubo, tutta nebbia, inutile fotografare il grigiore.
Scendiamo nella conca per pranzare.
Dopo una mezz’ora di relax e pranzo al sacco, decidiamo di tornare.
Scendiamo molto veloci, arriviamo alla cappelletta e dai qui risaliamo fino a Lussari.
Giro breve, 3h:15m in totale ma un bel percorso, una giusta fatica.
ESC 371 | Monte Cavallo di Pontebba
/in ESCURSIONI DI GIROVAGANDO, ESCURSIONI IN FRIULI /da adminMonte Cavallo di Pontebba o Rosskofel 2239mt
14 Agosto 2020 – ( 371 )
Passo Pramollo Q1530 – Sella Madrizza – Bivio vicino Sella di Aip – Monte Cavallo o Rosskofel Q2239 – Bivio vicino Sella di Aip – Sella di Aip Q1945 – Monte Madrizza / Madritschen Q1909 – parcheggio
PARTENZA | Passo Pramollo (UD / AU) | 1530 mt |
KM ANDATA | 5,0 Km | 02:45m lorde / di orologio 02:30m nette |
KM RITORNO | 5,1 Km | 02:40 lorde / di orologio 02:20m nette |
KM TOTALI | 10,1 Km | 05h:30m lorde / di orologio 05h:00m di cammino |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 720 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 1130 mt | Max altitudine: 2239 mt |
DIFFICOLTA' | T4 / I | Sentieri ben segnati |
COPERTURA CELLULARE | SI | Buona su tutto il percorso |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | SI | |
PARTECIPANTI | 2 | Giorgio, Gimmy |
Come arrivare:
raggiungere il Passo Pramollo o Nassfeld dall’ Italia o dall’Austria.
Dall’ Italia si sale da Pontebba, uscita Pontebba sull’autostrada Udine-Tarvisio. In paese si seguono le indicazioni per il passo.
Al passo su può parcheggiare sia sul lato italiano che quello austriaco. Sul lato austriaco, appena passata la vecchia dogana, ci sono molti parcheggi ed anche la strada sterrata che corrisponde al sentiero
Acqua sul percorso
- Rifornirsi di acqua nei bar sul lato italiano (o austriaco)
- Non c’e’ acqua potabile sul percorso
Link interessanti
Io e Gimmy siamo in vacanza assieme in Friuli, terra dei miei genitori.
Gia’ lo scorso anno abbiamo iniziato ad esplorare le cime di questa bella regione, questa volta ho voglia di esaudire un sogno, piu’ grande di un sogno in un cassetto.
Da bambino e poi da ragazzo, quando si saliva al Passo Pramollo lo sguardo era catalizzato da una grande montagna, il Monte Cavallo di Pontebba.
Per chi conosce la zona, o le montagne dell’alto Friuli, sa bene che qui non ci sono tremila, le piu’ elevate (Montasio, Canin, Mangart) si elevano per 2600/2800mt.
Ma molte delle vette anche poco oltre il migliaio di metri, sono spesso torri rocciose impenetrabili per i comuni escursionisti come noi, paradiso per i rocciatori e gli amanti delle vie ferrate.
Il Monte Cavallo di Pontebba e’ tra le piu’ elevate del comprensorio (forse la seconda), e si presenta su lato del Passo Pramaollo come un gigante roccioso con pareti lisce e verticali.
Scrutando le cartine e con le informazioni in internet, scopro che e’ una cima ben nota ai CAI del nord-est, per le sue vie ferrate.
Ma scopro che esiste anche una via normale, ed inzio a studiarmela per bene, cercando tracce e relazioni. La via normale sale non distante dalla Sella di Aip, e questa sella e’ raggiungibile dal lato italiano dal passo di Cason di Lanza e salendo in Val Dolce, o da Caserutte (strada Pontebba – Passo di Lanza), oppure dal lato austriaco dal Passo Pramollo (in parte sulla linea di confine). Per necessita’ di tempo (escursione di mezza giornata), scelgo la via piu’ corta, ovvero quella dal Pramollo.
Partiamo alle 6:30, la giornata non e’ delle migliori, nuovole scure ma anche scuarci di azzurro.
Saliamo seguendo la strada sterrata che parte vicino al confine e che serve agli impianti di risalita. In breve arriviamo ad un laghetto, qui lasciamo la sterrata e seguiamo il sentiero 403 che evita la cima e giunge sul lato opposto, in vista della sella di Aip.
Bisogna subito aggiungere che sul lato opposto della Madrizze per raggiungere la Sella bisogna scendere di un centinaio di metri per poi risalire.
Vicino a dove si inizia a scendere si trova anche un bel laghetto. Qui si trovano molte indicazioni, ed e’ facile sbagliare, come abbiamo fatto noi.
L’indicazione corretta e’ in tedesco, ma e’ facile intuire Roskofel via normale. Noi segiuamo il sentieri 403A, che traversa ma arriva sotto una torre rocciosa, e’ l’attacco per una via ferrata.
Invece di tornare indietro, vediamo sotto di noi il sentiero, ma una cinquantina di metri sotto, e per scendere una pietraia di sassi piccoli ed instabili. Ma il wild fuoripista ci piace, quindi con molta attenzione scendiamo fino ad intercettare il sentiero 403, e proseguiamo. Si procede su grossi massi e pietismo, poi si inizia a salire, anche in modo deciso.
Seguendo le numerose bollature proseguiamo, per superare una parete rocciosa il percorso sale quasi verticale fino al bordo della parete, per poi prendere un canale sempre ripido. Raggiungiamo un bivio attorno Q2000, non e’ la sella di Aip che si trova poco distante, prendiamo a sinistra seguendo indicazioni su un masso (Rosskofel). Secondo tratto impegnativo che sale ripido il fianco del Cavallo, dal alto del Pramollo. Raggiunta e superata una cimetta, il percorso si fa meno ripido e soprattutto su ampia cresta.
Oltre Q2100 la cresta diventa larghissima e seguendo le bollature arriviamo sotto l’ultimo tiro che in breve ci porta alla larghissima vetta.
Purtroppo le nuvole ci nascondono ogni cosa, in cima la campana ed una struttura metallica, c’e’ anche un supporto che contiene il libro di vetta.
Da Q2205 ed anche la cima e’ interamente territorio italiano.
Ci fermiamo solo una ventina di minuti, fa freschino, meglio muoversi.
Scendiamo con calma fino al bivio Q2000, qui prosegiuamo verso la sella, altro percorso tra i massi in discesa. Al passo possiamo ammirare il Bivacco Lomasti, simpatica struttura metallica a Q1900 sul alto 8taliano, in Val Dolce, raggiungibile con i sentieri 439 e 440 dal Passo di Lanza.
Dalla sella scendiamo su sentiero 403 (attenzione ai 403 e 403A), scendiamo parecchio per poi risalire al laghetto a Q1800 circa, dove ci fermiamo su delle comode sdraio in legno a riposare e goderci un po’ di sole. Invece di rifare il sentiero dell’andata, risaliamo fino alla vetta della Madrizze, tanto per macinare ancora un po’ di dislivello. Foto di vetta alla croce, tra tanta gente e turisti che salgono a piedi, in bici o con le varie funivie.
Discesa rapida, incombono nuvoloni scuri e minacciosi , ma arriviamo al parcheggio senza prendere acqua.
Scendendo in auto verso Pontebba, mi fermo un attimo ad ammirare il Cavallo: oggi ho coronato un sogno, quello di salirci groppa.
ESC 373 | Jof di Miezegnot
/in ESCURSIONI DI GIROVAGANDO, ESCURSIONI IN FRIULI /da adminJof di Miezegnot 2087mt
16 Agosto 2020 – ( 373 )
Sella di Sompdogna Q1392 – Bivacco Battaglione Gemona Q1890 – Jof di Miezegnot Q2087 – Resti Cimitero Battaglione Gemona – parcheggio
PARTENZA | Sella di Sompdogna (UD) | 1392 mt |
KM ANDATA | 2,6 Km | 01:40m lorde / di orologio 01:04m nette (errore in salita) |
KM RITORNO | 3,1 Km | 01:35 lorde / di orologio 01:15m nette |
KM TOTALI | 5,7 Km | 04h:00m lorde / di orologio 03h:00m di cammino |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 700 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 500 mt | Max altitudine: 2087mt |
DIFFICOLTA' | T4 | Sentieri ben segnati |
COPERTURA CELLULARE | SI | Buona su tutto il percorso |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | SI | |
PARTECIPANTI | 2 | Giorgio, Gimmy |
Come arrivare:
Da Dogna (UD) salire la lunga Val Dogna fino al termine della strada, dove ci sono ampi parcheggi.
Si sale in direzione di un alpeggio poco sopra il parcheggio.
Acqua sul percorso
- Fontana al parcheggio auto alla partenza per il rifugio
- Acqua in rifugio alla partenza (non c’e’ acqua su percorso per la cima)
Link interessanti
Escursione mordi e fuggi, da chiudere in mezza giornata.
Avevo in mente un altra meta, ma alla sveglia alle 6.00, troviamo un cielo terso (peggiorera’ nella tarda mattinata), e propongo a Gimmy una vetta piu’ alta e molto panoramica: lo Jof di Miezegnot (tradotto dal friulano potrebbe essere il Picco di Mezzanotte).
Ho un legame particolare con questa cima, e’ stata la prima vera cima vetta raggiunta intenzionalmente, circa 15 anni fa.
Mi spiego meglio, sono un montanaro, dai primi passi i miei genitori mi hanno educato alla montagna, ma le mie frequenti visitazioni erano dedicate alle passeggiate in famiglia, e soprattutto alla ricerca dei funghi e alla pesca di salmonidi.
Anche la passione per le carte topografiche era legata a scoprire i torrenti ed i loro affluenti, a cercare i sentieri per accedere alle acque piu’ remote e quindi meno disturbate.
Ma un anno senza funghi, con mio fratello, siamo saliti proprio su questa bella vetta, ed e’ scattato qualcosa dentro che mi fatto conoscere il piacere del camminare fine a s� stesso, a godermi i panorami, a guardare con curiosita’ le bellezze che la montagna ci offre.
Sono un escursionista tardivo (da vecchio), ma sto provando a recuperare 🙂
Ritorno quindi nel luogo del delitto, dove la mia vita da escursionista ha avuto inizio.
Percorriamo in auto la stretta strada della Val Dogna (18km), ricca di numerosi percorsi militari e fortificazioni della grande guerra, qui la guerra si e’ combattuta per davvero.
Alle 7:10 iniziamo a camminare, dopo aver parcheggiato alla Sella di Sompdogna 1387mt, ampi parcheggi e a quest’ora tutti liberi.
In pochi minuti raggiungiamo la Casera Sompdogna, normalmente caricata e aperta, ma non quest’anno a causa della pandemia (cartello sulla porta).
Inizia la salita su bel sentiero, sempre magnificamente bollato e mai troppo ripido.
In gran parte il sentiero ricalca la mulattiera che serviva la caserma e le postazioni militari del Battaglione Alpini Gemona, che si trova sotto la vetta.
Lunghi traversi e numerosi tornanti permettono di prendere quota, all’inizio in boschi di faggio e abeti, poi salendo lasciano posto al pino muro (ormai e’ inevitabile pensare all’imitazione di Corona del comico Crozza).
Finita la vegetazione si raggiungono i resti con lapidi dell’ex cimitero di guerra italiano (crocefisso in legno), a circa Q1820, con un paio di tornanti si raggiunge Q1890, dove troviamo i ruderi del villaggio di guerra del Regio Esercito Italiano, una serie di costruzioni in quota denominate “Villa Bucitoro”.
Delle numerose costruzioni resta poco, fondamenta e poche mura, ma bene si capisce che parecchi soldati hanno vissuto qui le loro vite di guerra.
Ma c’e’ una piccola costruzione riadattata e diventata il Rifugio / Bivacco Alpini Gemona.
e’ stupenda anche se purtroppo chiusa per il Covid, situata su un balcone panoramico con una vista spettacolare sul gruppo del Montasio.
Fino a qui e’ veramente una tranquilla passeggiata per famiglie, direi un T1, da noi raggiunta in 1:05
Il sentiero prosegue vicino ai resti della caserma piu’ grande (palina), e risale il costone sopra il rifugio.
Dopo i primi 100mt di dislivello ci sono due tratti attrezzati con delle nuove funi in acciaio, permettono di superare un canale di roccia verticale franato.
Ci vuole molta attenzione, ed anche forza per tirarsi su’, superato questo tratto si raggiunge la cresta con un altro tratto attrezzato ma piu’ facile.
Alle 08:50 siamo in vetta, dopo solo 1:40.
In vetta numerosi ruderi di costruzioni, appostamenti e soprattutto i resti di uno dei piu’ importanti osservatori d’artiglieria dell’esercito italiano.
In vetta una grande croce metallica con libro, a 2087mt. Ci sono anche alcune targhe commemorative.
Pausa con grandi panorami a 360 gradi, anche in basso con i paesi della Val Canale.
Dopo una ventina di minuti iniziamo la discesa, ma non dalla via di salita (costone SO) ma dal costone SE, costone Peceit, dove si trovano numerosi resti di fortificazioni italiane.
Anche questo tratto va percorso con la massima attenzione, in vari tratti il sentiero e’ franato, e l’uso delle mani e del posteriore aiuta nei tratti piu’ ostici.
Attorno Q1960, prendiamo un sentiero basso che traversa verso il rifugio, se proseguiamo in discesa si raggiunge la Val Saisera, altro punto di partenza possibile per lo Jof di Miezegnot.
Il sentiero basso permette di evitare le catene, si allunga un po’, ma la visita ai numerosi manufatti militari sul costone merita certamente.
Il traverso deve superare tre canaloni franosi, ma basta seguire le tracce di chi e’ gia’ passato per superarle con attenzione.
Dopo l’ultimo canale si puo’ proseguire diritti e raggiungere il rifugio o scendere alla croce di legno con i resti del cimitero, piu’ in basso sotto al rifugio.
Noi scegliamo questa via, piu’ veloce per la discesa.
Pausa di 10min, poi scendiamo veloci, incontrando molte persone che salgono, escursionisti e famiglie con bambini ( come detto fino al rifugio e’ una bella passeggiata).
Arriviamo all’auto dopo 01:35, con 10m di sosta.
Il parcheggio e’ molto affollato, anche per le persone che salgono a pranzo al vicinissimo Rifugio Greco, gestito e con cucina. Molti gli escursionisti che salgono ai vari bivacchi, il punto di partenza per gli arrampicatori che affrontano le numerose pareti verticali del gruppo Montasio.
Il meteo non e’ piu’ cosi’ bello, abbiamo sfruttato bene la mattinata, goduto dei panorami che hanno acceso la scintilla.
PS: il livello di difficolta’ che ho indicato riguarda il tratto attrezzato per la vetta, e per il primo tratto di discesa sul costone Peceit.
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